Procedere ad un adeguamento sismico è fondamentale per garantire una sicurezza totale ai lavoratori, oltre a tutelare il know how dell'azienda.
Per tutti coloro che vogliono un miglioramento sismico o un adeguamento sismico , possiamo recuperare sino all'80% della spesa sostenuta grazie a Sismabonus.
Ma vediamo perché è importante l' adeguamento sismico e, soprattutto, quando questo è obbligatorio.
Adeguamento sismico a cosa serve?
Nel corso del tempo abbiamo potuto vedere che l'Italia è altamente soggetta al rischio sismico: infatti è il centro della nostra penisola a subire i danni peggiori.
Ecco quindi che un adeguamento sismico può fare la differenza, e se si tratta di aziende, oltre alla tutela dei lavoratori si guarda anche alla salvaguardia dell'azienda stessa.
In parole semplici: l' adeguamento sismico serve per rendere più resistenti edifici già esistenti, al fine di sopportare il movimento del terreno dato da un terremoto. Ed è proprio grazie a questo tipo di intervento che è possibile garantire un certo livello di sicurezza.
Attenzione: non tutti gli stabilimenti industriali e commerciali rientrano tra quelle strutture che assumono rilevanza a fini sismici.
Pertanto è bene osservare l' OPCM 3274 del 20.03.2003 in materia di classificazione sismica del territorio nazionale e normative tecniche per le costruzioni in zona sismica.
Quando è obbligatorio l'adeguamento sismico?
Prima di procedere all’adeguamento è necessario fare una valutazione del rischio.
La normativa tecnica delle costruzioni (D.M. 14/01/2008) e le leggi per la sicurezza sui luoghi di lavoro (D.lgs. 81/2008), sanciscono che tale valutazione è obbligatoria a tutti coloro che intendono:
- Sopraelevare la struttura;
- Ampliare la struttura tramite interventi connessi alla costruzione;
- Fare variazioni di classe e/o di destinazione d’uso che comportino incrementi dei carichi globali in fondazione superiori al 10%;
- Effettuare interventi strutturali volti a trasformare la costruzione attraverso un insieme di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente.
Se il datore di lavoro o l’RSPP (Responsabile del servizio di prevenzione e protezione) non provvede a questo obbligo, è soggetto a pesanti sanzioni.
Tuttavia chi provvede all’adeguamento sismico dei propri edifici può ottenere il SismaBonus.
Adeguamento sismico: cosa prevede il SismaBonus
Il SismaBonus (previsto sino al 31 dicembre del 2022) è la detrazione fiscale IRPEF concessa per le spese sostenute in materia di adeguamento sismico.
Ad oggi le novità riguardano:
- Bonus Terremoto: detrazione del 50% per tutti gli edifici presenti nelle zone 1 e 2 (quindi alta e altissima pericolosità sismica), per una soglia di spesa massima di 96 mila euro.
- Nuovo Sisma Bonus: sino al 31 dicembre 2021 per tutti coloro che svolgono interventi di riduzione di rischio sismico di immobili (zone 1, 2, e 3), spetta una detrazione del 70% per il passaggio ad una classe inferiore di rischio terremoto; e una detrazione all’80% per il passaggio di 2 classi di rischio.
Ma a chi rivolgersi?
Sekure: Unico Referente per un Servizio completo
L'azienda Sekure si occupa di fornire soluzioni immediate per l’adeguamento sismico.
Grazie alla competenza pluriennale nel campo, è in grado di garantire la sicurezza sia degli operatori che degli investimenti patrimoniali delle aziende.
Tramite molteplici interventi di controllo, il team specializzato valuterà il livello del rischio di appartenenza della del tuo edificio e, successivamente, procederà con la messa in sicurezza dell’intera struttura.
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