L'edilizia su fune rappresenta a tutti gli effetti l'alternativa all'edilizia classica.

Chiamata anche edilizia acrobatica, poiché si ispira a tecniche dell’alpinismo, dell’arrampicata e della speleologia è caratterizza di funi di sicurezza che prendono il posto di impalcature, ponteggi e piattaforme aeree.

I vantaggi di questo particolare tipo di edilizia sono presto evidenti: evitando l'uso di carrelli elevatori e di ponteggi, si abbattono drasticamente i tempi di realizzazione delle opere, a volte eccessivi per il lavoro da eseguire.

Poiché si tratta di lavori ad alto rischio per il personale, i lavori su fune devono attenersi a protocolli di sicurezza elevati.

Sono disciplinati dal TUS 81/2008 e devono necessariamente rispondere a specifiche procedure ed appositi requisiti.

I rischi correlati all'esecuzione di lavori su fune

Quando si parla di lavori su fune, il rischio a cui ogni lavoratore si imbatte quotidianamente, anche se qualificato ed esperto, è la caduta dall'alto.

Il testo unico sulla sicurezza (TUS) sancisce quando è possibile ricorrere ai lavori su fune. 



L’articolo 111 stabilisce che:

• è necessario dare priorità alle misure di protezione collettiva piuttosto che individuale;
• il sistema di accesso più idoneo ai posti di lavoro temporanei in quota deve consentire al lavoratore l'evacuazione immediata in caso di imminente pericolo;
• il posizionamento del lavoratore tramite fune deve avvenire soltanto se, a seguito della valutazione dei rischi, il lavoro può essere effettuato in condizioni di sicurezza.

L'articolo 116 stabilisce invece come deve essere strutturato un sistema a funi:

• il sistema deve comprendere due diverse tipologie di funi ancorate separatamente; una denominata fune di lavoro che deve consentire l'accesso, la discesa ed il sostegno del lavoratore, mentre l'altra chiamata fune di sicurezza che deve assolvere alla funzione di dispositivo ausiliario;
• la fune si caratterizza di un dispositivo mobile contro le cadute che segue il lavoratore in ogni suo spostamento;
• qualsiasi accessorio o attrezzo deve essere agganciato all'imbracatura del lavoratore o ad un altro strumento idoneo.


È sicuro il lavoro su funi?

Tecnicamente parlando, il metodo è sicuro poiché si fonda su due tipologie di funi: fune di lavoro e fune di sicurezza.

Bisogna però tenere in considerazione che il lavoratore sospeso ha una libertà di movimento ben ridotta.

Inoltre le funi, poiché disposte tra il lavoratore e le lavorazioni, possono essere esposte al danneggiamento.

In caso di problemi, il soccorso in quota è sicuramente più complesso, ciò richiede una sorveglianza specifica ed il divieto categorico di lavorare su funi da soli.

La legge prevede che quando si eseguono lavori su fune si debbano nominare persone qualificate addette alla sicurezza, e che venga predisposto un piano per salvaguardare la sicurezza del lavoratore.

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