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Lavori in quota: quali precauzioni adottare?

16 Apr 2021
Lavori in quota: quali precauzioni adottare?

LAVORI IN QUOTA: QUALI PRECAUZIONI ADOTTARE?

La definizione di lavori in quota

I lavori in quota rappresentano uno dei settori maggiormente esposti a rischi anche gravi che possono comportare incidenti anche mortali.

L'articolo 107 del Testo Unico definisce i lavori in quota come quelle attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di caduta dall'alto, da un'altezza superiore ai 2 metri rispetto ad un piano stabile.


Gli ambienti che necessitano di un'attenzione particolare nel rispettare le norme di sicurezza sono i cantieri temporali e mobili, ma anche le attività di scavo che prevedono profondità superiori a quella sopra indicata.

 

I principali pericoli per i lavoratori

Sono diversi i pericoli cui può essere soggetto un lavoratore.
Scopriamoli insieme.


 

Caduta dall'alto

La caduta dall'alto deriva dalla perdita di equilibrio del lavoratore o dall'assenza di protezioni adeguate, sia collettive che individuali.

In fase di arresto della caduta, le decelerazioni devono essere contenute entro i limiti tollerabili per l'uomo, senza arrecare alcun tipo di danno per il lavoratore.

 

Sospensione inerte

Conosciuta anche col nome di sindrome da imbraco, la sospensione inerte fa riferimento alla necessità di gestire nel breve periodo una situazione di emergenza grave, che senza un intervento immediato, può causare una perdita di coscienza, o addirittura la morte.

Se a seguito di una caduta, un lavoratore imbracato rimane appeso ed immobile a lungo, il suo flusso sanguigno verrà interrotto.

Una ridotta pressione arteriosa ed un aumento della pressione intratoracica può causare un'insufficienza cardiocircolatoria ed un'ischemia cerebrale.

Per evitare il rischio di sospensione inerte è necessario che il lavoratore venga staccato al più presto dalla posizione sospesa.

 

Lesioni di natura generica

Un lavoratore impegnato in alta quota può imbattersi in lesioni generiche, quali ad esempio: tagli, impatti, schiacciamenti, cesoiamenti; si tratta di spiacevoli situazioni causate dall’investimento di masse cadute dall’alto durante il trasporto con gru, argani, ecc.

 

Quali precauzioni adottare per evitare incidenti in alta quota?

 

Adozione di dispositivi individuali e collettivi

L’art.111 del Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro stabilisce gli obblighi del datore di lavoro.

Quest'ultimo deve individuare le attrezzature più idonee che garantiscano condizioni di lavoro sicure.

Le misure di sicurezza sono attuabili sia su base individuale che collettiva, dando maggiore priorità a quelle di tipo collettivo.

I dispositivi di protezione individuale (DPI) sono tutte quelle attrezzature messe a disposizione del lavoratore al fine di proteggerlo da eventuali rischi.

Comprendono le imbracature e linee vita (flessibili o rigide), scale e gabbie di sicurezza, ma anche connettori, assorbitori di energia, cordini, dispositivi retrattili e di ancoraggio.

I dispositivi di protezione collettivi servono a proteggere più lavoratori contemporaneamente e comprendono:

  • parapetti di sicurezza;
  • passerelle,
  • andatoie scale di sicurezza;
  • ponteggi, scavalchi;
  • reti di sicurezza;
  • protezione shed e lucernari

 

Formazione dei lavoratori

In base all'art. 37 del D.lgs. 81/2008, al fine di evitare o ridurre al minimo il rischio di incidenti in alta quota, il datore di lavoro ha l'obbligo di formare i propri lavoratori sull'utilizzo corretto dei DPI attraverso corsi di formazione specifici.

La formazione, oltre ad essere obbligatoria per legge, si rivela uno strumento efficace per ridurre gli incidenti in alta quota, ed è rivolta a tutte quelle aziende che prevedono questo tipo di attività.

Team Sekure

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