Sicurezza sul lavoro: perché è importante?
I fatti di cronaca che ascoltiamo puntualmente in TV ci ricordano quanto la sicurezza negli ambienti di lavoro non sia ancora ad un livello elevato.
La sicurezza in ambito lavorativo è prima di tutto un diritto del lavoratore, e al tempo stesso, un dovere per il datore di lavoro che, garantendo un ambiente sicuro, non incorre in sanzioni, ed aumenta anche la produttività aziendale.
Gli obblighi del datore di lavoro
- Procedere con la messa a norma di locali, impianti e attrezzature.
- Valutare i rischi presenti in azienda in modo da prevenirli, eliminarli o ridurli elaborando il documento di valutazione rischi (DVR).
- Nominare un RSPP, ovvero il responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
- Nominare un RLS, ovvero il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
- Nominare e formare l'addetto di primo soccorso e l'addetto antincendio.
- Organizzare corsi di formazione obbligatoria per i lavoratori attraverso un programma apposito sulla sicurezza sul lavoro e la valutazione dei rischi.
- Fornire ai lavoratori appositi dispositivi di protezione individuale (DPI).
- Nominare un medico competente ed inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste dal programma di sorveglianza sanitaria.
- Inviare la denuncia d'infortunio all'INAIL nel caso in cui si verifichi un incidente sul luogo di lavoro.
Le responsabilità del datore di lavoro
Il datore di lavoro è responsabile nel caso in cui il lavoratore subisca:
- un infortunio sul lavoro avvenuto per causa violenta e che ha portato alla morte, o ad una inabilità permanente al lavoro;
- una malattia professionale contratta nell'esercizio delle proprie funzioni.
Nel caso in cui venga dimostrato che l'azienda non sia in regola con la sicurezza, il datore di lavoro rischia:
- una condanna penale per omicidio colposo o per lesioni, in base all'infortunio o alla malattia professionale se sono mortali o meno;
- una condanna con risarcimento del danno del dipendente.
Obblighi del lavoratore
Anche il lavoratore ha degli obblighi da rispettare.
1.Obbligo di svolgere la propria attività lavorativa
È tenuto a svolgere la sua mansione prevista dal contratto.
L'esecuzione di compiti extra sono comunque accettabili ma sempre a discrezione del lavoratore.
E nel caso in cui dovesse rifiutare, non sono previste rivalse da parte del datore di lavoro.
2.Obbligo alla diligenza
Il lavoratore è tenuto a svolgere la sua prestazione con accortezza, quindi con la necessaria attenzione e precisione.
Maggiori responsabilità gli vengono conferite e maggiore sarà il peso della diligenza.
3.Obbligo d'obbedienza
Il lavoratore deve eseguire le direttive impartite dal datore di lavoro e attuarle nel miglior modo possibile.
4.Obbligo di fedeltà
Ogni lavoratore ha il divieto di svolgere attività in concorrenza con l'azienda e non può divulgare segreti o le informazioni aziendali.
5.Obbligo di sicurezza
Il lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e delle persone presenti sul luogo di lavoro, sulla base delle istruzioni previste in fase di formazione.
Deve inoltre adoperare correttamente i dispositivi di sicurezza, tanto quelli collettivi che individuali, e gli altri mezzi di protezione, di segnalazione e di controllo.
Le responsabilità del lavoratore
In caso di malattia è tenuto a:
- comunicare all'azienda la sua assenza;
- sottoporsi a visita medica e inviare il certificato all'INPS;
- essere reperibile a visita fiscale;
- non svolgere, durante la malattia, attività che possano compromettere la sua salute o rallentare la sua guarigione;
- ritornare a lavoro nel momento in cui finisce la copertura del certificato medico;
- rispettare il numero massimo di assenze per malattia previste in un anno, superate le quali può essere licenziato.