Nel mondo della sicurezza sul lavoro, un ruolo importante è svolto dai DPI (dispositivi di protezione individuale), strumenti, oggetti e indumenti di fondamentale importanza nel campo della prevenzione di rischi specifici, pericoli generici ed eventuali incidenti. In base al grado di rischio dell'attività lavorativa svolta, è previsto l'utilizzo di specifici DPI che in alcune circostanze possono anche essere obbligatori per legge.
Cosa sono i DPI?
Il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro (D.Lgs 81/08) offre una definizione di Dispositivi di Protezione Individuale: "Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”.
I DPI devono essere scelti come seconda alternativa rispetto alle misure di protezione collettiva a fronte di un rischio, in accordo con quanto indicato dall’art. 15 del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro.
Quali requisiti devono avere i DPI?
I DPI devono avere specifiche caratteristiche, ovvero:
- essere adeguati alle caratteristiche del luogo lavorativo;
- essere adeguati ai rischi da prevenire;
- non costituire un rischio maggiore per il lavoratore che se ne serve;
- essere adeguati alle caratteristiche del sistema lavorativo;
- essere ergonomici e funzionali alla salute dei lavoratori;
- facili da indossare e da togliere in caso di emergenza;
- in caso di utilizzo di più DPI essi devono necessariamente essere compatibili tra loro;
- conformi e regolari secondo le normative in vigore.
Le tre categorie di DPI
I DPI vengono classificati in tre categorie:
1. DPI di prima categoria: sono dispositivi di protezione per tutte quelle attività che hanno un rischio minimo e che procurano danni di lieve entità (raggi solari, effetto di vibrazioni, urti lievi, fenomeni atmosferici, ecc.).
2. DPI di seconda categoria: vengono inclusi i DPI che non rientrano nelle altre due categorie e che sono legati ad attività con rischio significativo. In questo caso è richiesto un attestato di certificazione di un organismo di controllo autorizzato.
3. DPI di terza categoria: fanno parte i dispositivi che proteggono il lavoratore da danni gravi o permanenti per la sua salute o dal rischio morte, e per il loro utilizzo è previsto un addestramento specifico obbligatorio.
Fanno parte: imbragature, caschi con allaccio sottogola, autorespiratori, guanti ignifughi…
Quali sono gli obblighi del datore di lavoro sui DPI?
Il D.Lgs. 81/08 fornisce chiari obblighi a carico del datore di lavoro in merito ai DPI.
Nello specifico, si dovrà occupare delle seguenti mansioni:
- scegliere i DPI da utilizzare sulla base della valutazione dei rischi;
- individuare le condizioni in cui deve essere utilizzato un DPI;
- fornire ai lavoratori i DPI conformi ai requisiti previsti;
- provvedere a manutenzioni, riparazioni e sostituzioni necessarie;
- destinare ogni Dispositivo di Protezione Individuale ad uso personale e fornire istruzioni comprensibili per i lavoratori;
- comunicare ai lavoratori il rischio dal quale il DPI li protegge;
- formare ed addestrare il lavoratore sul loro utilizzo.
Se non si dovessero rispettare gli obblighi relativi ai DPI, sono previste sanzioni specifiche che variano in base alla mancanza e chi la commette.
Nel caso del datore di lavoro, la sanzione prevede l'arresto da 3 a 6 mesi o ammenda da 2.192€ a 5.480€, per il preposto invece, è previsto l'arresto da 1 a 3 mesi o ammenda da 548€ a 2.192€, se è invece il lavoratore a non osservare gli obblighi, rischia l'arresto fino a 1 mese o un'ammenda da 219,20 € a 657,60€.