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Coronavirus e sicurezza sul lavoro: tutto quello che bisogna sapere

30 Apr 2021
Coronavirus e sicurezza sul lavoro: tutto quello che bisogna sapere

CORONAVIRUS E SICUREZZA SUL LAVORO: TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE

L'emergenza sanitaria, a seguito della pandemia da Coronavirus, ha dato vita a delicate questioni interpretative nell'ambito del diritto del lavoro per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro così come prevista dal d.lgs. n. 81/2008.

 

Il tema della sicurezza sul lavoro è sempre stato centrale nella nostra Costituzione, tanto è vero che l'art. 32 tutela la salute come diritto fondamentale del cittadino.

 

L'art. 2087 del Codice Civile impone al datore di lavoro di garantire l'incolumità fisica del lavoratore, adottando tutte le misure necessarie per la sua sicurezza.

 

Oggigiorno, con una pandemia ancora in corso, la tematica della sicurezza sul lavoro acquista maggiore rilevanza: la situazione impone che venga sempre tutelata la salute dei dipendenti anche rispetto al rischio di contagio da Covid-19.

 

Il decreto Cura Italia ha riconosciuto il contagio da Covid-19 come infortunio e non malattia e ciò comporta una copertura INAIL.

Ciò significa che l'INAIL è chiamata ad equiparare la causa virulenta a quella violenta, facendola rientrare nell'ipotesi di infortunio.

 

Affinché ciò accada è necessario individuare il nesso causale tra il contagio e l'attività lavorativa attraverso la prova del danno, la nocività dell'ambiente e del nesso di causalità.

 

Di fatto, mentre per il personale sanitario risulta più facile dimostrare un nesso di causalità tra contagio e luogo di lavoro, non è così facile per le altre tipologie di lavori.

 

Quali misure anti contagio attuare per la tutela dei dipendenti?

Il Governo ha disposto l'adozione di protocolli di sicurezza anti contagio, laddove non fosse possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro, attraverso l'adozione di strumenti di protezione individuale DPI.

 

Inoltre sono state incentivate operazioni di sanificazione nei luoghi di lavoro, limitando soltanto per le attività produttive l'accesso agli spazi e gli spostamenti all'interno dei siti.

Per quanto concerne il documento valutazione rischi (DVR), durante la pandemia è emerso il problema dell'obbligo dell'aggiornamento di tale documento, se fosse sempre a carico del datore di lavoro.

Si può ben dire che la salute pubblica dei cittadini spetta alle pubbliche autorità, attraverso l'emanazione di misure di prevenzione da osservare.

 

In quest'ottica, il datore di lavoro è chiamato ad attuare tali azioni, senza che venga stravolto il proprio modello prevenzionistico già adottato in azienda.

 

Le nuove misure si affiancheranno, per tutta la durata della pandemia, a quelle ordinarie già previste.

Dunque, non si ritiene giustificato l'aggiornamento del DVR in relazione all'infezione da Coronavirus a meno che ciò non avvenga in ambienti sanitari o socio-sanitari, o qualora il rischio sia legato alla mansione svolta.

 

Nei restanti casi sarà sufficiente assumere i protocolli di sicurezza anti contagio come documenti allegati al DVR.

 

I protocolli adoperati in azienda per evitare il contagio

  • Informazione: ai dipendenti dovranno essere consegnati o affissi in azienda appositi depliant informativi relativi alle norme anti contagio da seguire.


 

  • Ingresso in azienda: i lavoratori potranno essere sottoposti al controllo della temperatura corporea prima di accedere in azienda.

 

  • Pulizia e sanificazione: ogni azienda dovrà assicurare pulizia giornaliera e sanificazione periodica.

 

  • Igiene personale: dovrà essere garantita la presenza di detergenti per la pulizia frequente delle mani.

 

  • DPI: i lavoratori dovranno indossare mascherine, guanti, occhiali, ecc.

 

  • Gestione degli spazi comuni: l'accesso agli spazi comuni (mense, spogliatoi, area fumatori, ecc.) dovrà avvenire in maniera contingentata.

 

  • Gestione di entrata e uscita dei dipendenti: al fine di evitare assembramenti, occorrerà favorire orari di ingresso e di uscita scaglionati.

 

  • Gestione di una persona sintomatica: in presenza di sintomi da Covid-19, la persona affetta dovrà farlo presente e si dovrà procedere al suo isolamento, informando le autorità competenti.

 

Team Sekure

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