Da qualche tempo, l'aumento dei prezzi delle materie prime sta facendo agitare il mondo delle costruzioni.

In effetti negli ultimi mesi e per alcune tipologie di materiali, l'incremento è stato esponenziale (pensiamo al prezzo dell'acciaio che è cresciuto del 130% tra novembre 2020 e marzo 2021).

L'aumento dei prezzi delle materie prime ha coinvolto, oltre all'edilizia, anche altri settori industriali, inclusi quello meccanico e manifatturiero.

Incremento dei prezzi delle materie prime nel settore edile

L'Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) ha spinto il Governo ad intervenire velocemente sul problema ancor prima che tale situazione creasse un blocco generalizzato dei cantieri.

Sulla base di stime effettuate dai costruttori, da giugno 2020 a giugno 2021, i prezzi del polietilene sono schizzati del 146%, il petrolio del 57% e il rame del 47%.

Addirittura il prezzo del ferro-acciaio per la produzione di cemento armato è aumentato del 230%.

Aumento dei prezzi nell'industria meccanica

È stato inoltre lanciato l'allarme rincari anche per il settore meccanico e manifatturiero.

Secondo Achille Fornasini, docente di analisi tecnica dei mercati finanziari, il mercato sta vivendo una fase di grande squilibrio dovuta ad una forte crescita tra domanda ed offerta a cui non si riesce a far fronte.

Seppur sia prevista una crescita economica generalizzata, il prezzo delle materie prime tenderà ancora a salire.

Per quanto riguarda il petrolio il cui costo era crollato nel 2020 (-68%) e da allora risalito drasticamente (+203%), è possibile che il suo prezzo possa assestarsi ai 60-75 dollari al barile.

Inoltre preoccupa anche il mondo dell'industria meccanica ed i prezzi dell'acciaio e dell'alluminio, aumentati rispettivamente del 40% e del 18% nei primi mesi del 2021.

Quali sono le cause dell'aumento dei prezzi delle materie prime?

Le cause che hanno portato ad un incremento dei prezzi sono disparate.

Non c'è alcun dubbio che il fattore scatenante sia stato il covid 19: a seguito dei crolli per via dei lockdown imposti un po' ovunque, ed a seguito dell'allentamento delle misure, la domanda su scala globale è aumentata drasticamente e con essa anche i prezzi delle materie prime.

Ciò dimostra appunto quanto la crisi sanitaria abbia avuto un grande potere sull'andamento del mercato globale, il tutto aggravato dal fatto che l'Europa abbia abbandonato la produzione sia di base che ipertecnologica, lasciandola nelle mani dei Paesi asiatici aventi un basso costo della manodopera.

Secondo Anima Confindustria, il mercato cinese ed asiatico già nel 2020 era riuscito a far scorte strategiche di materie prime, forte di un’economia in ripresa dalla pandemia in anticipo rispetto all’Europa ed al Nord America.

Emanazione del Decreto Sostegni Bis

A luglio 2021 le richieste dell'ANCE sono state approvate, e ciò ha portato all'emanazione del Decreto Sostegni Bis che prevedeva una revisione dei prezzi ed un'emanazione di un fondo di 100 milioni di euro da impiegare per compensare i costi elevati delle materie prime.

Si è trattato di un provvedimento di carattere eccezionale poiché ha introdotto un regime di compensazione straordinario applicabile esclusivamente ai lavori eseguiti nel primo semestre del 2021.