Progettare correttamente le linee vita significa porre il primo passo per garantire la sicurezza a tutti coloro che svolgono lavori in alta quota.

Dunque vediamo assieme quali sono gli obblighi e le misure da seguire. 

Progettare linee vita per lavori in quota:

Le linee vita sono sistemi anticaduta installati su coperture di edifici e capannoni per garantire un'adeguata sicurezza a tutti coloro che garantivano quote.

Infatti, per rispettare le linee di vita vi sono degli obblighi da rispettare.

Più volte abbiamo parlato delle linee vita e della loro importanza per i lavori svolti in quota, tuttavia è bene ricordare cosa è una linea vita:

Per linea vita si intende un cavo o binario (orizzontale, verticale, inclinato ecc), su cui scorre un elemento di connessione collegato all'imbracatura indossata dal lavoratore.

Questo permette all'utilizzatore di potersi muovere liberamente sull'area di lavoro rimanendo ancorato saldamente al sistema.

Installare linee vita richiede però una certa attenzione! Questo appunto non è un compito che può essere attuato da chiunque anzi, può farlo solo funzionare composti ed esperti.

Tuttavia è richiesto che anche il lavoratore sia formato ed addestrato per l'uso adeguato di DPI di III categoria per i lavori in quota. 

A ragione di questo, in alcune regioni come la Liguria, il Piemonte e la Campania è richiesta la frequenza di corsi appositi con conseguente certificazione.

Progettare linee vita: come deve comportarsi il progettista?

Ricordiamo che le linee vita NON sono dei dispositivi di protezione collettiva, pertanto devono essere installate solo nel momento in cui non è possibile procedere con i DPC.

Tuttavia l’installazione delle linee vita è obbligatoria sia per quanto riguarda le nuove costruzioni, sia per il rifacimento di coperture di edifici già esistenti.

Ad ogni modo il compito del progettista è di valutare quale sistema anticaduta è maggiormente idoneo a garantire l’adeguata sicurezza del lavoratore, tenendo in considerazione, soprattutto, i rischi derivanti dalle cadute dall’alto.

Quindi c’è da calcolare:

• Il rischio connesso ai dispositivi di protezione individuale, come la non adattabilità dei sistemi, o l’intralcio provocato proprio da questi.
• Il rischio conseguente alla caduta cui il lavoratore è esposto, anche se dispone dei DPI. Infatti in fase di caduta può subentrare il fenomeno conosciuto come effetto pendolo (oscillazione del corpo e conseguente urto contro ostacoli).

In questo ultimo caso il progettista deve prestare attenzione alle zone in cui potrebbe manifestarsi tale pericolo, prevedendo l’installazione di un secondo possibile punto di ancoraggio.

Dunque, il progettista per i lavori in alta quota deve progettare e creare un grafico con una descrizione dei rischi e delle modalità di utilizzo del sistema anticaduta, mostrando inoltre i percorsi da seguire in base alla disposizione degli ancoraggi.

Questo grafico consente al datore di lavoro di dare, ai suoi lavoratori, specifiche informazioni riguardo ai rischi presenti sull’area di lavoro.

Ovviamente il progettista deve assicurare una copertura sicura, garantendo allo stesso tempo comodità e facilità di utilizzo dei DPI da parte degli utilizzatori.

Nonché deve:

• Dare indicazioni sulle modalità di utilizzo dei DPI da usare;
• Indicare dove devono essere messi i punti di ancoraggio;
• Indicare le modalità di recupero di un eventuale operatore vittima di caduta.

Lavori in quota: Le Linee Vita di Sekure

L'azienda sostiene l'opera da anni nel settore dei sistemi anticaduta , fornendo prodotti su misura per le esigenze dei propri clienti.

Specializzata nella produzione di linee vita, dispositivi di ancoraggio e dispositivi di protezione collettiva, Sekure offre anche corsi specifici lavori in quota su linee vita e DPI anticaduta di III Categoria .

Attestati validi ai sensi del Decreto legislativo 81/08 .

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